Love after love, di Ingrid Persaud

Mai mangiato un cascadoux? Sembrano piccoli dinosauri con le pinne, protagonisti steampunk di un mare fantascientifico, con la corazza snodabile che li ricopre.
Se siete nati a Trinidad forse sì, ma non è detto, non è sempre facile trovare i cascadoux al mercato. Ma state pur certi che se ne mangerete uno, potrete anche lasciare Trinidad, ma siete destinati a tornarci.
Trinidad è allo stesso tempo sfondo e protagonista di Love after love: la più sperduta isola dei caraibi, laggiù nel mar delle Antille, dove la dominazione inglese ha creato una miscellanea di culture, indiana e africana in testa.

È qui che Betty si trova alle prese con un marito violento e alcolizzato, Sunil, che le fa temere non tanto per la sua vita, quanto per quella del piccolo Solo, suo figlio. Ma alla morte di Sunil, Betty si ritrova a gestire una casa troppo grande per lei, ed è così che arriva ad accogliere Mr Chetan, insegnante di matematica che lavora nella sua stessa scuola.

Tra Betty, Solo e Mr Chetan si creano indissolubili legami di amore, amore non convenzionale che li trasforma in una famiglia non convenzionale. Ma condividere la vita porta a condividere i segreti, e in una notte terribile Solo scopre una verità che non vuole accettare e non vuole nemmeno provare a capire. Se ne andrà così da Trinidad, atterrando dai parenti del ramo paterno che vivono a New York.

L’amore però non si cancella: lo si può far tacere, lo si può soffocare, ma prima o poi ritorna, più forte e doloroso di prima.

Love after love, edito in Italia da e/o, è il titolo di una poesia di Walcott: “Se devi rubare, allora ruba il meglio”, ha detto Ingrid Persaud del titolo del suo romanzo. Il poema di Walcott ci insegna che la redenzione è sempre possibile, se solo proviamo ad amare noi stessi. Non lasciatevi quindi ingannare da un titolo che può far pensare a un romanzo d’amore: certamente è un romanzo sull’amore, ma quello che sperimentiamo tutti i giorni nelle sue infinite forme, senza pensarci troppo e senza farne una favola a tutti i costi.

Come l’amore per la propria terra, che si respira in ogni pagina del libro. Se pensiamo a Trinidad come a una trita cartolina caraibica, questo romanzo ce ne restituisce un’immagine così sincera e reale da lasciarci l’impressione di averla davvero vissuta. Con le sue contraddizioni, i suoi pregiudizi, la sua violenza e la sua umanità.

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